6. Agricoltura
Prima della semina autunnale, all'inizio delle piogge, il
contadino arava il campo. L'aratro (ill. a sinistra), trainato dal-l'asino o dal bue, era costituito da due pezzi di legno uniti a T. La parte verticale della T era collegata con il giogo, che poteva essere formato con sole due corde (stessa ill.) oppure da una trave che veniva appoggia-ta al collo degli animali e tenuta in posizione da due stecche verticali (ill. a de-stra).
Quando il grano era maturo, si mieteva con una semplice
falce (ill. a lato), si raccoglieva in covoni e infine veniva trasportato dagli asini sul-l'aia del villaggio per la trebbiatura. A questo scopo si utilizzavano o la «slitta per trebbiatura» (ill. qui sotto a destra) o il carro: la prima era costituita da lunghe assi di legno, fissate una accanto all'altra, ricurve nella parte anterio-re e inferiormente munite di denti (di selce o di ferro) che, sotto il peso del conduttore, permet-tevano la separazione delle spighe.
Il secondo sistema, cioè il carro, funzionava
mediante lo stesso principio, ma presentava una tecnica più progredita per le sue ruote dentellate (ill. sotto a sinistra). Successivamente si toglieva
la pula con il forcone (ill. sotto raffigurate), poi, con l'aiuto della pala, si scuotevano in aria la paglia e il grano. I pesanti chicchi di frumento cadevano in terra e venivano poi setacciati (Am 9,9).
Uno degli oggetti considerati indispensabili per la vita e che quindi non poteva essere pigno-
rato era la macina a mano (Dt 24,6). Luso della macina era parte integrante della vita quotidiana. Quando essa taceva era segno di grave carestia (Ger 25,10). L'ill. qui sotto) mostra nei particolari la tecnica della macinatura.
Per i dolci, oltre alla farina, era necessario anche l'olio
che si ricavava dalle olive (ill. 26 e 27, p. 28). Perché il pre-zioso olio non si infiltrasse nelle fessure, il torchio era
costituito da un'unica pietra. L'ill. a sinistra) mostra un tale impian-to.
tondi, erano fatti di fa-rina impastata con ac-
qua e venivano cotti su semplici pietre piatte, precedentemente riscaldate. Queste erano prima di terraglia, oggi sono invece di ferro. Le ill. sotto riportate, mostrano il funzionamento di questi forni.
Nei giorni di festa, la tavola era rallegrata dal vino. Dal succo d'uva si ricavava anche uno sci-
roppo; inoltre, alcuni grappoli venivano fatti essiccare per ottenere l'uva passa. Le vigne erano molto curate; spesso, al centro della vigna, veniva costruita una torre di guardia, ricoperta di fron-de, dove, quando l'uva era matura, si appostava un guardiano, per proteggere la vigna dagli uccel-li e da altri animali, ma anche dai ladri (Is 5,2; Mc 12, 1). In questa torre, si riuniva abitualmente anche la famiglia dopo il lavoro (ill. sotto a sinistra). Gli acini d'uva venivano pigiati in un tino. L'ill. sotto a destra) mostra nei dettagli il processo della pigiatura.
Randomized double-blind controlled study with sublingualcarbamylated allergoid immunotherapy in mild rhinitis due tomitesBackground: The clinical efficacy of sublingual immunotherapy (SLIT) in miteallergy and in mild disease is still a matter of debate, thus we performed a long-Methods: The study was randomized, double-blind and placebo-controlled. After a 1-year assessment, 68 patients with m
Acta COFETRA Nº 30 En la Ciudad Autónoma de Buenos Aires, al día 11 del mes de abril de 2012 se reúnen en el Hotel de la COMRA, Av. Belgrano 1235, los delegados ante la Comisión Federal de Trasplante – COFETRA Estando representadas las provincias de Río Negro, Guillermina Krenz en representación de la Dra. Arslanián; Catamarca, Dr. Correa; Chubut, Dr. Vecchio; en representación del