DERMaTOlOGIa piante e sole: un mix E SE FOSSE allERGIa? In alcuni casi, meno frequenti, le stesse piante che provocano (a volte) pericoloso reazioni fototossiche possono indurre anche una reazione al- lergica. Ma che differenza c'è? a cura di Grazia Manfredi • La reazione fototossica dipen- de esclusivamente dal contatto con la sostanza e dalle altera- zioni fotochimiche che provoca. Si manifestano inizialmen- può manifestarsi in qualsiasi
e a volte bollicine. Pos- ti, con l'esposizione
soggetto, senza che abbia una particolare predisposizione, già a "scuola" di botanica a partire dalla prima esposizio- per prevenire ne e contatto con la sostanza.
un'eccessiva esposizione al sole ti nelle stagioni cal-
reazioni esagerate • La reazione fotoallergica è
senza le adeguate protezioni. In de quando si passa
legata a una predisposizione
Chi è abituato a maneggiare frequentemente chiamati in
realtà il sole c'entra ma non è più tempo all'aria
individuale, è mediata dal si-
piante o vegetali o passa molto causa sono: l’amiodarone, i diu-
stema immunitario e, perchè
tempo all'aria aperta a contat- retici, i tiazidici, la doxiciclina,
si inneschi, proprio come suc-
infatti anche delle piante, o me- o per lavoro (come
to con il verde dovrebbe im- la furosemide, l’acido nalidixi-
cede in tutte le altre allergie, è
glio della linfa di alcune piante. agricoltori e fioristi),
necessaria una fase iniziale di
parare a riconoscere le pianti co, la demetilclortetraciclina,
sensibilizzazione. la reazione si
più comuni che possono dare l’ossitetraciclina, le fenotizine, il
(dal greco photos, sole e phyto,
manifesta al secondo contatto.
reazioni fototossiche, evitare piroxicam, gli psoraleni (furocu-
pianta), cioè dermatiti da con- contatto con le piante "incri- favorisce l'assorbimento di que-
di usare piante medicinali non marine) e i sulfamidici. Queste
tatto con vegetali, scatenate minate" e si è maggiormente ste sostanze fotoattive attraverso
rire un'infiammazione, anche conosciute (i cui effetti "collate- sostanze sono contenute in par-
dall’azione di sostanze fotosen- esposti ai raggi solari ma anche la pelle. Senza contare che al-
marcata, con eritema, edema rali" non sono del tutto noti) e ticolari classi di cardiotonici, in
sibilizzanti (psoraleni) conte- perché la maggior sudorazione cune delle sostanze più "peri-
(gonfiore) e vescicole, spesso lavare bene le mani dopo aver comuni antibiotici, nei diuretici,
associata a bruciore e prurito, toccato le piante. Importante è in alcuni antiinfiammatori. Il DEcalOGO Salva-pEllE
proprio come succede quando poi evitare impacchi "fai da te"
anche senza arrivare a reazioni fototossiche i raggi Uv possono comun-
ci si scotta. La particolarità però per accelerare l'abbronzatura,
aTTENZIONE a QUESTE! que causare eritemi e scottature, oltre a invecchiare precocemente la
è che spesso il rossore rimane come quelli a base di bergamot-
Sono molte le piante implicate in pelle. per questo, ogni volta che ci si espone al sole è bene rispettare
circoscritto alla zona che è en- to o estratto di fichi ed ancora
reazioni fototossiche o fotoaller- alcune regole indispensabili per prendere solo il buono del sole. giche. Tra queste le famiglie più
trata in contatto con la sostan- purtroppo molto diffusi, che importanti sono le Umbrelliferae 1. Evitare esposizioni prolungate al sole nelle ore di maggiore intensità solare, in genere tra le 11 e le 15. Il sole: il fattore scatenante
za fototossica, cioè la pianta, e potrebbero provocare reazioni
(prezzemolo, sedano, carote), 2. Non esporre neonati e bambini piccoli direttamente alla luce solare.
spesso ne "rispecchia" anche la fototossiche anche importanti.
Rutacee (cedro e bergamotto), Moracee (fico) e le Rosacee. Il 3. proteggersi anche con indumenti (cappelli con visiera e paraorecchie,
forma. è questo il caso, ad esem- Infine, una protezione solare cedro e il bergamotto, spesso magliette, pantaloni, occhiali da sole filtranti).
pio, di una delle fitofotoderma- adeguata (cioè scelta in base al
presenti in profumi, sono causa 4. Esporsi al sole in modo graduale e progressivo. ger, cioè fattore scatenante. In
titi più comuni, la "dermatite proprio tipo di pelle e, comun-
frequente di forme particolari 5. Non sottovalutare il fatto che la sabbia, la neve, l’acqua possono
striata pratense", caratterizzata que, indispensabile tutte le volte
chiamate berloque (dal fran- cesce "pendente") dermatitis, riflettere la radiazione solare a volte anche in percentuale molto elevata
da eritemi che riproducono che ci si espone al sole) diventa
che si manifestano con striature (fino all’85%).
sulla cute la forma dell’erba addirittura "terapeutica" per chi
pigmentate nelle aree di appli- 6. Utilizzare prodotti per la fotoprotezione sia per Uv-a sia per Uv-B,
o della foglia che l'ha causata. sia entrato in contatto con pian-
cazione del profumo maggior- correlandoli al proprio fototipo.
Nel giro di qualche giorno, poi, te fototossiche o per evitare che,
mente esposte al sole quelle fo- toesposte (più frequentemente 7. Ripetere l’applicazione dei prodotti di protezione solare circa ogni due lati del collo, parte superiore del ore e dopo ogni contatto con acqua. Dott.ssA MAnfreDi GrAziA tronco e polsi). anche chi pas- 8. applicare i prodotti di protezione solare in quantità sufficiente (circa 36 seggia nei prati, nelle vicinanze grammi per un corpo adulto, corrispondenti a 6 cucchiaini da the pieni). del mare, può sviluppare una Specialista in 9. Bere regolarmente per prevenire la disidratazione (specialmente anche i farmaci fitofotodermatosi delle gambe, Dermatologia bambini e anziani). possono diventare "tossici" entrando in contatto con l'agri- a Bergamo 10. per ogni dubbio in merito a malattie in corso, assunzione di farmaci e clusone monia, pianta erbacea fototossi- o altro consultare il proprio dermatologo di fiducia. ca, che trova il suo habitat ide- ale proprio nelle zone di mare. 14 Bergamo Salute Bergamo Salute 15
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WEEK OF JUNE 18, 2007 • VOL. XXX, NO. 25New Risks, New PlanDrug safety concerns show need for sophisticated risk management. BY STEPHEN PAUL MAHINKA AND KATHLEEN M. SANZO rcoxia, Vioxx, Acomplia, Zelnorm, and Tysabri; Aranesp,Procrit, Avandia and Lucentis. The concerns raised aboutthese drugs illustrate the unprecedented focus on both safe-ty and costs not only at the Food and Drug