BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 24 DEL 16 GIUGNO 2008
DOCUMENTO TECNICO DENOMINATO: PERCORSO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO PER IL MONITORAGGIO DEI PAZIENTI CON ASMA GRAVE NELLA REGIONE CAMPANIA Specialità XOLAIR® (Omalizumab) per il trattamento dei pazienti affetti da asma allergico grave persistente
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L’asma bronchiale è una delle malattie croniche più diffuse in Italia, con una incidenza in
progressivo aumento nell’ultimo ventennio a causa di fattori ambientali ed individuali. Nell’Italia
meridionale la prevalenza di tale patologia è pari a circa il 4% della popolazione ed è superiore
rispetto a quella dell’Italia settentrionale. In Campania secondo i dati ARSAN si registrano circa
3000 ricoveri/anno per asma, con una stima di circa 100000 soggetti in terapia cronica. In effetti lo
stato di male asmatico e la riacutizzazione grave di asma costituiscono una causa di mortalità
sempre più rilevante nella nostra popolazione. Inoltre tale situazione comporta elevati costi socio-
sanitari, sia diretti che indiretti. Secondo le più recenti linee guida internazionali il controllo
dell’asma, ed in particolare delle forme gravi, è un intervento prioritario nell’ambito di una corretta
gestione delle risorse umane e finanziarie.
Le più recenti acquisizioni sulla malattia asmatica nelle sue diverse componenti di flogosi cronica
delle vie aeree, di aumentata reattività bronchiale e di ridotta funzionalità respiratoria hanno
permesso di mettere a punto farmaci, ottenuti mediante biotecnologie, mirati ai meccanismi
patogenetici della malattia. In particolare, sono stati realizzati farmaci in grado di bloccare
selettivamente il sistema IgE-recettore che svolge un ruolo di fondamentale importanza nel
sostenere il processo infiammatorio delle vie aeree che è causa dell’ aumento della reattività
bronchiale e del rimodellamento tessutale che si osserva nei pazienti affetti da asma allergico.
E’ stato recentemente approvato dall’AIFA un nuovo farmaco, Omalizumab (Xolair®), un
anticorpo monoclonale ricombinante umanizzato con una alta specificità per le IgE sieriche,
innovativo nel trattamento dei pazienti affetti da asma allergico grave persistente.
Omalizumab (Xolair®) è un anticorpo monoclonale specifico per il sito di legame ad alta affinità
delle immunoglobuline E (IgE) umane. Omalizumab, legandosi alle IgE, ne impedisce il legame ai
granulociti basofili ed ai mastociti, riducendo quindi la degranulazione IgE-mediata di queste
cellule e il conseguente rilascio di mediatori pro-infiammatori, responsabili della sintomatologia
Secondo la scheda tecnica del farmaco, Xolair® è indicato per “migliorare il controllo dell’asma
quando somministrato come terapia aggiuntiva in pazienti adulti ed adolescenti (dai 12 anni di età
in poi) con asma allergico grave persistente con test cutaneo o reattività in vitro positivi ad un
aeroallergene perenne e che hanno ridotta funzionalità polmonare (FEV1 <80%) nonché frequenti
sintomi diurni o risvegli notturni e con documentazione di ripetute esacerbazioni asmatiche gravi
nonostante l’assunzione quotidiana di alte dosi di corticosteroidi per via inalatoria, più un E2-
agonista a lunga durata d’azione per via inalatoria”.
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EVIDENZE DISPONIBILI PER IL FARMACO IN OGGETTO
Negli studi clinici omalizumab è stato utilizzato in pazienti con le seguenti caratteristiche:
1. diagnosi di asma allergica moderata-grave e grave persistente (secondo la classificazione delle
2. scarso controllo della malattia (visite in pronto soccorso e ricoveri nell’anno precedente)
3. trattamento corticosteroideo per via inalatoria in atto (anche se non ottimale in un certo numero
4. trattamento broncodilatatore a lunga durata in atto
5. nessun trattamento steroideo per via generale in atto
6. IgE totali sieriche comprese tra 30 e 700 IU/ml
7. evidenza di componente allergica della malattia (prick test o RAST)
Negli studi eseguiti sulla popolazione di pazienti asmatici gravi sopra descritta, l’aggiunta di
omalizumab alla terapia in atto ha dimostrato di ridurre, rispetto all’aggiunta del placebo, la
frequenza delle riacutizzazioni di malattia (in particolare di quelle gravi) e l’utilizzo di steroidi
inalatori. Ha anche mostrato un effetto significativo nel ridurre il numero di ricoveri e di accessi al
pronto soccorso. Per questo motivo, un’analisi di farmaco-economia ne ha indicato un impiego con
rapporto costo-efficacia favorevole solamente in pazienti che siano ricoverati per asma più di 5
volte all’anno, nonostante la massima terapia in atto.
Una recente metanalisi di Cochrane sull’utilizzo della terapia anti-IgE nell’asma cronica ha
analizzato i risultati di 14 studi per un totale di 3.143 pazienti. Il trattamento con omalizumab, in
confronto a placebo, ha causato una riduzione statisticamente significativa dei livelli di IgE e
dell’uso di corticosteroidi inalatori. I pazienti trattati con omalizumab hanno un minor numero di
Durante gli studi clinici le reazioni avverse più comunemente segnalate sono state reazioni nel sito
di iniezione, comprendenti dolore, gonfiore, eritema e prurito, e cefalea. La maggior parte delle
reazioni è stata di lieve o moderata gravità.
La Tabella 1 elenca le reazioni avverse per classificazione sistemico organica e per frequenza
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registrate negli studi clinici nella popolazione totale esaminata per la sicurezza trattata con Xolair.
La frequenza è definita come: comune (>1/100; <1/10), non comune (>1/1.000; <1/100) e rara
Tabella 1: Reazioni avverse Infezioni e infestazioni Rare Infezioni Alterazioni del sistema immunitario Rare
Reazioni anafilattiche, altre condizioni allergiche gravi
Alterazioni del sistema nervoso Comuni Cefalea Non comuni
Capogiri, sonnolenza, parestesia, sincope
Alterazioni del sistema vascolare Non comuni Alterazioni dell’apparato respiratorio, del torace e del mediastino Non comuni
Faringite, tosse, broncospasmo allergico
Alterazioni dell’apparato gastrointestinale Non comuni
Nausea, diarrea, segni e sintomi dispeptici
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo Non comuni
Orticaria, eruzione cutanea, prurito, fotosensibilità
Rare Angioedema Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione Comuni
Reazioni al sito di iniezione quali dolore, eritema, prurito, gonfiore
Aumento ponderale, affaticamento, gonfiore alle braccia, malessere di tipo influenzale
Durante gli studi clinici, vi è stato uno squilibrio numerico di casi di cancro insorti nel gruppo in
trattamento con Xolair rispetto al gruppo di controllo. La frequenza di casi osservati è stata non
comune (<1/100) sia nel gruppo attivo che nel controllo, i.e. 25 casi di cancro su 5.015 pazienti
trattati con Xolair (0,5%) e 5 casi di cancro su 2.854 pazienti nel gruppo di controllo (0,18%). La
diversità nei tipi di cancro osservati, la durata relativamente breve dell’esposizione e le
caratteristiche cliniche dei singoli casi rendono improbabile una relazione causale. Il tasso di
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incidenza di tumori maligni complessivo osservato nel programma di studi clinici con Xolair è stato
paragonabile a quello riportato nella popolazione generale.
Negli studi clinici, pochi pazienti presentavano una conta piastrinica al di sotto del limite inferiore
del normale intervallo di laboratorio. Nessuna di queste variazioni era associata a episodi di
sanguinamento o a una riduzione dell’emoglobina. Nessun modello di diminuzione persistente della
conta piastrinica, come quello osservato nei primati non umani, è stato segnalato nell’uomo.
Nei pazienti con rischio cronico elevato di infezioni da elminti, uno studio controllato verso placebo
ha evidenziato un leggero aumento numerico del tasso di infezione nel gruppo di pazienti trattati
con omalizumab che non era statisticamente significativo. Il decorso, la gravità e la risposta al
trattamento delle infezioni sono rimasti inalterati.
L’FDA (Food and Drug Administration) ha ricevuto alcune segnalazioni di gravi reazioni allergiche
(anafilassi) nei pazienti dopo trattamento con Xolair®. Generalmente l’anafilassi si presenta entro 2
ore dalla somministrazione sottocutanea di Xolair®. Le nuove segnalazioni si riferiscono ad
anafilassi ritardata con insorgenza nel periodo 2-24 ore, ed anche in tempi successivi. L’anafilassi
può presentarsi anche nei pazienti in cui la prima dose di Xolair non ha provocato reazione
L’FDA (Food and Drug Administration) ha chiesto a Genentech di aggiungere un boxed warning
alla scheda tecnica di Xolair® (Omalizumab). Il boxed warning sottolinea la possibilità per
Omalizumab, impiegato nel trattamento dei pazienti affetti da asma associata ad allergia, di causare
anafilassi. L’anafilassi può manifestarsi con difficoltà respiratorie, oppressione toracica, capogiri,
sincope, prurito, orticaria, gonfiore alla bocca ed alla gola.
L’FDA ha inoltre chiesto a Genentech di preparare una Medication Guide per i pazienti.
Xolair® è stato approvato nel 2003 per il trattamento di adulti ed adolescenti (di età superiore ai 12
anni) con asma da moderata a grave persistente, che erano risultati positivi agli aeroallergeni
(polline, Graminacee, polvere) ed i cui sintomi non sono adeguatamente controllati dagli steroidi
per via inalatoria. Sulla base dei dati ottenuti su 39.500 pazienti, l’anafilassi dopo trattamento con
Xolair® si è presentata in almeno lo 0.1% (frequenza d’evento di 1 su 1.000 dei soggetti trattati).
Pertanto, gli HealthCare Professional, che somministrano Xolair®, dovrebbero essere preparati ad
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intervenire in caso di grave anafilassi, e dovrebbero tenere sotto osservazione i pazienti trattati con
Xolair® per almeno 2 ore dopo la somministrazione del farmaco. I pazienti in trattamento con
Xolair® dovrebbero essere informati riguardo ai segni e ai sintomi dell’anafilassi e della possibilità
di anafilassi ritardata dopo trattamento con Xolair®. L’anafilassi può presentarsi anche nei pazienti
in cui la prima dose non aveva provocato reazioni. Inoltre, l’anafilassi può manifestarsi in modo
ritardato fino a 24 ore dopo la somministrazione della dose. (Xagena2007) Questo ultimo aspetto ha
indotto l’FDA a produrre lo specifico Warning.
Non esistono dati circa la durata del trattamento, essendo stati pubblicati dati di studi in cui il
farmaco è stato prescritto per al massimo 12 mesi. Peraltro, sulla base del meccanismo di azione
(che non prevede una modificazione degli aspetti immunopatologici della malattia, ma solo un
intervento di “riduzione” del livello di IgE, che presumibilmente continuano ad essere prodotte) è
verosimile che il trattamento debba essere protratto a tempo indeterminato. Inoltre, non è noto
l’effetto del farmaco in pazienti con valori di IgE sieriche superiori a 700 IU/ml, non essendo stati
inclusi negli studi pubblicati e sulla base di un potenziale effetto tossico causato dalla formazione di
L’AIFA ha classificato il farmaco in H/OSP1
L’ Omalizumab ha dimostrato una significativa efficacia clinica nel trattamento dell’asma allergico
grave persistente tale da giustificarne una collocazione di rilievo nell’ambito delle strategie
terapeutiche di questa malattia. In considerazione delle conoscenze ancora parziali sugli effetti
terapeutici e tossici è quanto mai opportuno provvedere ad una raccolta di dati clinici omogenei e
Risulta indispensabile la valutazione, diretta ed accurata, nell’impiego di questi farmaci sulla
popolazione (outcome post-trial) in termini di efficacia e tollerabilità e la valutazione dell’efficienza
della rete assistenziale individuata secondo i criteri di scelta stabiliti dallo studio stesso (vedi schede
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Il Farmaco Omalizumab (Xolair®) deve essere prescritto secondo le indicazioni autorizzate e
Per essere inclusi nel programma di trattamento con Xolair® i pazienti devono soddisfare tutte le
A1. età >12 anni e diagnosi di asma allergico persistente di grado moderato e grave*: Ƒ
A2. scarso controllo della malattia asmatica (persistenza sintomatologia, visite in Pronto Soccorso
A3. trattamento steroideo per via inalatoria in atto: Ƒ
A4. trattamento broncodilatatore a lunga durata per via inalatoria in atto: Ƒ
A5. IgE totali sieriche comprese tra 30 e 700 IU/ml: Ƒ
A6. evidenza di almeno una componente allergica perenne della malattia (prick test o RAST): Ƒ
*secondo la classificazione delle linee guida GINA (NHLBI/WHO Workshop Report Global Strategy for Asthma Management and Prevention 2005, NIH Publication No. 02-3659, www.ginasthma.org).
B. TERAPIE IN ATTO AL MOMENTO DELLA PRESCRIZIONE.
B2. broncodilatatori a lunga durata di azione (specificare): Ƒ
Nota: specificare per ogni categoria molecola e dosaggio
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C. REGIME DI DISPENSAZIONE DEL FARMACO.
C1. in regime di prescrizione e dispensazione ospedaliera
C2. solamente in pazienti che abbiano tutte le caratteristiche riportate al punto A
C3. con un attento monitoraggio degli effetti collaterali e dell’efficacia.
D. DURATA E MONITORAGGIO DELLA TERAPIA CON OMALIZUMAB.
Omalizumab può essere somministrato per un massimo di 12 mesi.
D2. Al momento dell’inizio della terapia ed ogni 6 mesi dovranno essere riportati per ogni
• i valori di funzionalità respiratoria (FEV1 o PEF mattutino)
• la terapia anti-asmatica in atto (molecole e dosaggio)
• eventuali ricoveri per riacutizzazione di asma bronchiale.
D3. Ogni effetto collaterale potenzialmente riferibile al trattamento con omalizumab dovrà essere
Nota: come da scheda tecnica, dopo 16 settimane di terapia deve essere valutato l’eventuale miglioramento del controllo
globale della malattia, in assenza del quale il trattamento va interrotto.
Sulla base di quanto esposto in precedenza è chiaro che un siffatto trattamento in regime controllato
e registrato non può prescindere da una struttura accreditata ospedaliera o universitaria con
Il farmaco in questione dovrà essere pertanto dispensato da Unità Operative di Allergologia ed Immunologia Clinica o di Pneumologia di Aziende Ospedaliere o di Presidi Ospedalieri delle ASL e delle AOU della Regione Campania. Limitatamente ai pazienti con asma allergico grave persistente con età >12 e < 16 anni: Unità Operative Complesse di Pediatria aventi, preferibilmente, unità semplici dedicate all’Allergologia ed Immunologia Clinica o alla Pneumologia.
Ai fini di un’analisi complessiva dei criteri di selezione, diagnosi e monitoraggio dei pazienti con
asma grave sarebbe opportuno l’utilizzo di un report simile per tutti i centri di facile compilazione e
che registri i dati clinico-funzionali, biologici e di qualità di vita nel tempo in modo similare, così
da poter rapidamente (anche per posta elettronica) mettere in relazione le esperienze dei vari centri
ai tempi differenti. Un esempio di scheda di monitoraggio e’ allegata. Inoltre poichè studi inglesi
recenti evidenziano una scarsa ottimizzazione delle indagini strumentali nei pazienti con asma grave
sarebbe auspicabile un report comune di questi dati (vedi schede allegate).
ALLEGATI
SCHEDA PER LA PRESCRIZIONE DI OMALIZUMAB (XOLAIR®)
A. CRITERI DI ELIGIBILITÀ AL TRATTAMENTO.
I pazienti eligibili per il trattamento con omalizumab devono avere (al momento della prescrizione) tutte le seguenti caratteristiche:
A1. età >12 anni e diagnosi di asma allergica persistente di grado moderato e grave*: Ƒ
A2. scarso controllo della malattia asmatica (persistenza sintomatologia, visite in Pronto Soccorso
A3. trattamento per via inalatoria steroideo in atto: Ƒ
A4. trattamento per via inalatoria broncodilatatore a lunga durata in atto: Ƒ
A5. IgE totali sieriche comprese tra 30 e 700 IU/ml: Ƒ
A6. evidenza di almeno una componente allergica perenne della malattia (prick test o RAST): Ƒ
*secondo la classificazione delle linee guida GINA (NHLBI/WHO Workshop Report Global Strategy for Asthma Management and Prevention 2005, NIH Publication No. 02-3659, www.ginasthma.org).
B. TERAPIE IN ATTO AL MOMENTO DELLA PRESCRIZIONE.
B2. broncodilatatori a lunga durata di azione (specificare): Ƒ
Nota: specificare per ogni categoria molecola e dosaggio
C. REGIME DI DISPENSAZIONE DEL FARMACO.
C1. in regime di prescrizione e dispensazione ospedaliera
C2. solamente in pazienti che abbiano tutte le caratteristiche riportate al punto A
C3. con un attento monitoraggio degli effetti collaterali e dell’efficacia.
D. DURATA E MONITORAGGIO DELLA TERAPIA CON OMALIZUMAB.
D1. Omalizumab può essere somministrato per un massimo di 12 mesi.
D2. Al momento dell’inizio della terapia ed ogni 6 mesi dovranno essere riportati per ogni
paziente: • i valori di funzionalità respiratoria (FEV1 o PEF mattutino) • la terapia anti-asmatica in atto (molecole e dosaggio) • il livello sierico delle IgE • eventuali ricoveri per riacutizzazione di asma bronchiale.
D3. Ogni effetto collaterale potenzialmente riferibile al trattamento con omalizumab dovrà essere
Nota: come da scheda tecnica, dopo 16 settimane di terapia deve essere valutato l’eventuale miglioramento del controllo globale della malattia, in assenza del quale il trattamento va interrotto
Scheda dati paziente in trattamento per Uso Nominale con Omalizumab Centro ________________________ Responsabile _________________ E-mail ________________________
Prick test/Dosaggio IgE specifiche (RAST)
Dosaggio di somministrazione di omalizumab
Valutazione globale paziente prima di cominciare il trattamento con omalizumab e dopo ogni mese (primi 4 mesi) ID paziente (cartella clinica)
Utilizzo di broncodilatatori short-acting
Altri farmaci somministrati per l’asma
Dopo 4 mesi valutare in base ai risultati se continuare il trattamento N.B.: Ogni due mesi il Centro Prescrittore deve trasmettere il flusso dei dati per ogni singolo paziente al Centro di Coordinamento Dati (Area Funzionale di Immunologia clinica ed Allergologia dell’AOU Federico II – Coordinatore del Monitoraggio: prof. Amato de Paulis). Valutazione globale paziente in trattamento con omalizumab dopo ogni mese (successivi 4 mesi) ID paziente (cartella clinica)
Livelli plasmatici totali di IgE / Conta degli eosinofili in num. assoluto
Utilizzo di broncodilatatori short-acting (n. volte/die)
Altri farmaci somministrati per l’asma
Dopo 4 mesi valutare in base ai risultati se continuare il trattamento N.B.: Ogni due mesi il Centro Prescrittore deve trasmettere il flusso dei dati per ogni singolo paziente al Centro di Coordinamento Dati (Area Funzionale di Immunologia clinica ed Allergologia dell’AOU Federico II – Coordinatore del Monitoraggio: prof. Amato de Paulis). Valutazione globale paziente in trattamento con omalizumab dopo ogni mese (ultimi 4 mesi) ID paziente (cartella clinica)
Livelli plasmatici totali di IgE / Conta degli eosinofili in num. assoluto
Utilizzo di broncodilatatori short-acting (n. volte/die)
Altri farmaci somministrati per l’asma
Valutazione finale del paziente N.B.: Ogni due mesi il Centro Prescrittore deve trasmettere il flusso dei dati per ogni singolo paziente al Centro di Coordinamento Dati (Area Funzionale di Immunologia clinica ed Allergologia dell’AOU Federico II – Coordinatore del Monitoraggio: prof. Amato de Paulis).
Tabelle per l’esecuzione della spirometria e dell’ ACT
Spirometria Test di reversibilità Test di controllo dell’asma (ACT®) Domanda 1: Nelle ultime 4
settimane quanto spesso l’asma ti ha impedito di fare tutto ciò che avresti fatto di solito al lavoro, a scuola/ università o a casa?
Domanda 2: Nelle ultime 4
settimane quante spesso hai avuto il fiato corto?
Domanda 3: Nelle ultime 4
dell’asma (fischio, tosse, fiato corto, costrizione o dolore al petto) ti hanno svegliato/a di notte o più
Domanda 4: Nelle ultime quattro
il farmaco di emergenza per inalazione o per aerosol (come salbutamolo?)
Domanda 5: Nelle ultime 4
settimane quanto credi di aver tenuto sotto controllo la tua asma?
Asma ben sotto controllo ma non completamente sotto controllo
precedenti) ione oggettiva e/o quanto rife ione nascondendo quelle dei mesi ggiorato; 3 = invariato; 4 = lievemente e ova valutaz iente (in base ad una osservaz ; 5 = molto miglio te del paz migliorato trattamento (si prega di compilare la nu tica dello stato di salu za: 1 = molto più spesso; 2 = un pò più spesso; 3 = invariato; 4 = un po’ meno; 5 = molto meno Indicare la frequen ione qualitativa e terapeu Indicare la gravità dei sintomi dell’Asma: 1 = molto peggiorato; 2 = lievemente p iente) fatta dal medico responsabile del
Scheda dello stato di salute del paziente (opzionale)
Attività intensa Attività moderata Attività sociali Qualità di vi Uso di terapie al bisogno Attacchi di asma Uso di steroi Uso di steroidi inalatori
L’effettivo impiego delle schede di raccolta dati sarà l’indice più accurato per valutare il reale impatto delle linee guida nella sanità campana e l’eventuale, auspicabile risultato positivo sulla diagnosi e terapia di condizioni morbose ad elevata morbilità. A questo scopo si renderà necessario l’avvio di un processo di distribuzione e raccolta per via elettronica delle schede suddette ai medici specialisti allergologi e pneumologi che partecipano al programma. Le schede opportunamente compilate dai centri prescrittori saranno inviate per via elettronica al Centro di Coordinamento Dati regionale identificato presso l’Area Funzionale di Immunologia Clinica ed Allergologia dell’Università di Napoli Federico II (Prof. Amato de Paulis; depaulis@unina.it)
L’utilizzo di schede raccolta dati standardizzate è di notevole rilevanza anche per i seguenti motivi:
raccolta di dati epidemiologici sulla prevalenza dell’asma grave di grado moderato/persistente nella Regione Campania;
dimostrazione di eventuali diverse prevalenze territoriali in relazione a fattori ambientali differenti;
rilevazione dei percorsi diagnostici e terapeutici di più comune utilizzo;
valutazione del costo delle malattie considerate in termini economici e sociali.
A tale scopo potrebbe essere utile integrare i dati con una scheda iniziale aggiuntiva (vedi allegato 5) che preveda un’anamnesi allergologica e pneumologica più allargata ed un processo clinico più approfondito con ulteriori esami strumentali e di laboratorio.
Scheda aggiuntiva per la valutazione iniziale
Numero Cartella Clinica…….……………………………….Data…………………………………………………… Cognome …………………………….…………………….… Nome …………………………………………………. Data e luogo di nascita …………….…………………. …… Età …………………. Indirizzo………………………………………….………………………Recapito telefonico ………………………… Altezza………………………………Peso……………………………….BMI…………………… ANTECEDENTI FAMILIARI INTOLLERANZE A FARMACI e/o ALIMENTI
NO SI Specificare ………………………………………………………………………………….
ALTRE PNEUMOPATIE
NO SI Specificare ………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………………….….
ATTIVITA’ LAVORATIVA A RISCHIO
NO SI Specificare ………………………………………….…………………………………….
Età d’inizio ………….… Età di cessazione ……….… Anni di fumo …… n°/sig/die …… Packs/years ……
ESPETTORATO Accessionale Attacchi: quotidiani settimanali mensili annuali Da sforzoGrado (Scala MRC) 0 1 2 3 4
Risoluzione: spontanea farmacologica con .………………………….
Osservazioni:…………………………………………………………………………………………………………….
STORIA DI FISCHI E/O SIBILI DERMATITE ATOPICA ORTICARIA CONGIUNTIVITE
NO SI Da quanti anni ……. Stagionale Non stagionale
NO SI Da quanti anni ……. Stagionale Non stagionale
PRICK TEST
Positivi per: ¼ D. Pteronyssinus ¼ D.Farinae ¼ Graminacee ¼ Parietarie ¼ Compositae
¼ Derivati epidermici animali ¼ Alternarie ¼ Muffe ¼ Olivo, pioppo,tiglio, cipresso
¼ Altro: specificare……………………………………………………………………………………………….
NO SI Concentrazione di IgE totali ………………………
NO SI Risultato ………………………………………….
TERAPIA IMMUNODESENSIBILIZZANTE
NO SI In corso Età d’inizio ……… Per quanto tempo………
Esito …………………………………………
PRESSIONE ARTERIOSA. FREQUENZA CARDIACA………………………. FREQUENZA RESPIRATORIA……………………. REPERTI OBIETTIVI
Fremito vocale tattile normalmente trasmesso
PROVE DI FUNZIONALITA’ RESPIRATORIA EMOGASANALISI
pH…….………PO2……………………PCO2…………Sat…………………HCO3……………BE…………
IPERREATTIVITA’ BRONCHIALE NO SI PC20FEV1 (o PD20FEV1).………… REPERTI RX DEL TORACE
Segmentazione o interruzione dei vasi polmonari
Ingrandimento delle sezioni destre del cuore
Aumento angolo di biforcazione dei vasi polmonari
Reperti aggiuntivi:……….………………………………………………………………………………………. osservazioni……………………………………………………………………………………………. TERAPIA IN CORSO
NO SI Specificare farmaci e dosaggi ……………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
OSSERVAZIONI
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Allegato 6
Relazione del Centro di Coordinamento Dati alla Regione Campania
Al Settore Farmaceutico della Regione Campania Relazione semestrale del Centro di Coordinamento Dati per il Monitoraggio della specialità Xolair ® (Omalizumab) per il trattamento di pazienti affetti da asma grave persistente
La relazione verterà sui seguenti punti:
numero di pazienti ammessi al trattamento
numero di pazienti ancora in trattamento (dopo lo sbarramento a 16 sett.)
quantità globale di omalizumab somministrato
HEALTH HISTORY-TO BE COMPLETED BY PATIENT Medical Problems- Please indicate if you are currently experiencing any of the following: □ Anemia □ Chronic lung disease □ Fibromyalgia □ Irritable bowel syndrome □ Stomach/duodenal ulcer Surgeries/Procedures- Please indicate if you have previously had a surgery or procedure: □ NONE Marital Status: □ Single □ Married □ Divor
Westonka Animal Hospital & Laser Surgery Center Mound, MN Phone: (952) 472-4900 “Where Smart Pets Bring Their People” www.westonkaanimalhospital.com Hypoadrenocorticsm Also referred to as “Addison’s Disease” Adrenal The adrenal gland is so named because it is located just forward of the kidney Gland ("renal" means kidney). The cente