CONGIUNTURA ECONOMICA
Sebbene in ritardo rispetto alle altre economie avanzate, l’impatto della crisi mondiale e’ giunto anche a Cipro. Nel corso della prima metà del 2009 la situazione macroeconomica ha evidenziato infatti palesi segnali di rallentamento delle attività: nel secondo quadrimestre del 2009 Cipro e’ entrata tecnicamente in recessione (il PIL e’ sceso dello -0.7%) dopo che anche il primo quadrimestre aveva fatto registrare un dato negativo (-0.6%). Anche per il terzo quadrimestre si attende una flessione dell’economia, che su base annua dovrebbe segnare -0.5% rispetto al 2008 (anno in cui la crescita aveva registrato un +3.6%). Solo nel 2010 l’economia dovrebbe tornare in positivo, sebbene solo di mezzo punto percentuale, ed il tasso di crescita dovrebbe rimanere basso anche nel 2011. Questi i dati diffusi dal Ministero delle Finanze cipriota, che trovano conferma da quelli resi noti dalla Commissione europea. A condizionare negativamente l’andamento dell’economia e’ stata principalmente la diminuzione dei turisti (da gennaio ad agosto -10.9%, con un calo dei ricavi del -15.5%; ma in linea con le aspettative governative e l’andamento dei mercati turistici limitrofi) che ha colpito ristoranti, hotel ed altri servizi (l’industria turistica rappresenta oltre il 10% del Prodotto Interno Lordo). Altri fattori negativi, il calo nel settore costruzioni (tracollo nella vendita di immobili a stranieri), commercio, trasporti e manifatturiero. Principali dati
Il deficit pubblico nella prima metà dell’anno ha fatto registrare -2.5% e per la fine dell’anno potrebbe raggiungere -4.5%, sempre secondo il Ministero delle Finanze cipriota.
Nell’ultima Legge di bilancio (destinata principalmente alla coesione sociale ed al sostegno al settore delle costruzioni), il Governo cipriota si e’ impegnato, tra l’altro, a mantenere un livello di tassazione favorevole, a non introdurre nuove imposte, ad estendere la rete di accordi contro la doppia imposizione, a rafforzare le infrastrutture ed a ridurre la spesa pubblica.
Quanto al tasso di disoccupazione, esso ha raggiunto il 5.4% a settembre, ma potrebbe arrivare intorno al 6% a fine anno. Si tratta sicuramente di un dato relativamente contenuto rispetto agli altri paesi UE, ma e’ tuttavia assai elevato per gli standard ciprioti.
A dicembre 2009 il tasso d’inflazione segnava un incremento solo del 2,1% rispetto a dicembre 2008. Per il 2010 si prevede un incremento intorno al 2.5%.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI), nel suo ultimo rapporto su Cipro, prevede per il 2009 un debito pubblico del 55.6% ed un deficit pubblico del - 3.9%, dopo gli attivi di bilancio registrati nel 2007 e 2008. Pur apprezzando la corretta gestione della crisi internazionale da parte di Cipro, soprattutto dopo il surriscaldamento dell’economia del 2007 e 2008, i tecnici del FMI hanno indicato che e’ necessario un aggiustamento di medio periodo, con una riduzione del consumo pubblico (soprattutto salari) e riforme della pubblica amministrazione e delle pensioni.
La Commissione Europea(CE) ha sollecitato l’introduzione di misure per il miglioramento della competitività e la crescita della produttività, con l’investimento in nuove tecnologie, innovazione e specializzazione del lavoro. La Commissione ha anche evidenziato la necessità che Cipro dia maggiore attenzione al settore energetico ed al tema del cambiamento climatico. Nel contesto della discussione circa il Piano Europeo di Ripresa Economica e dell’orientamento della UE di finanziare investimenti nei settori dell’energia e dello sviluppo rurale, Cipro ha sollevato delle perplessità. Sul fronte energetico, infatti, il Governo cipriota ha puntato tutto sulla costruzione della Centrale di Vasiliko. A causa della sua posizione geografica, Cipro non può, infatti, beneficiare dei fondi europei destinati ai progetti congiunti con altri paesi europei in ambito energetico. Quanto allo sviluppo rurale, Cipro chiede flessibilità nell’assegnazione dei fondi agli stati membri come Cipro che, a causa del problema del cambiamento climatico, devono affrontare gli effetti della siccità.
La Banca Europea degli Investimenti (BEI) ha preso accordi con le tre maggiori banche cipriote per sostenere le piccole e medie imprese (PMI) locali. Per la BEI si tratta del primo esperimento di questo tipo a Cipro. Esso prevede l'erogazione di prestiti, per un ammontare complessivo di 228 milioni di euro. Di questo importo, 120 milioni andranno alla
Bank of Cyprus, 50 milioni alla Marfin Popular Bank e 58 milioni alla Hellenic Bank, utilizzate come banche agenti. L’intesa prevede che ciascuna delle tre banche partecipi con importi uguali. I fondi verranno impiegati per finanziare piccole e medie imprese nei campi dell'industria, servizi commerciali e turismo a Cipro. Nel caso della Hellenic Bank, gli strumenti di prestito saranno disponibili anche alle piccole e medie imprese in Grecia.
INTERSCAMBIO CIPRO - MONDO E CIPRO - ITALIA
La struttura dell’interscambio cipriota vede una forte dipendenza dalle importazioni e quindi un deficit commerciale strutturale. Gli ultimi dati statistici pubblicati dal Servizio Statistico di Cipro, relativi al periodo gennaio-ottobre 2009, fissano il valore totale dell’interscambio di Cipro in 5 miliardi 481 milioni di euro, denotando una contrazione del 24,2% rispetto al corrispondente periodo del 2008, di cui 4 miliardi 686 milioni import (-25,1% rispetto al 2008) e 802 milioni di export (-18,6%). Il deficit, quindi, ammonta a 3 miliardi 884 milioni di euro, in diminuzione del 26,3% rispetto al 2008. L’UE è il principale partner commerciale di Cipro ed i legami con la zona dell’Euro si sono ulteriormente rafforzati grazie all’adesione dell’isola all’Euro. Come si rileva dai dati statistici analizzati, i 25 Paesi dell’Unione hanno fornito il 70,2% dell’import totale cipriota (3 miliardi 353 milioni di euro) ed assorbito circa il 62,4% dell’export dell’Isola (501 milioni di euro). I dati pubblicati del Servizio Statistico di Cipro indicano inoltre che il valore dell'export italiano nel periodo in questione è stato pari a 504,1 milioni di euro (-23% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente), con una quota di mercato del 10,73% collocandosi l’Italia al secondo posto tra i principali paesi fornitori di Cipro, dopo la Grecia (924,8 milioni di euro e 19,68% di quota totale), ma prima del Regno Unito (441,3 milioni e 9,39%), della Germania (404,8 milioni e 8,61%), dei Paesi Bassi (227,8 milioni e 4,85%), e della Francia (181,8 milioni e 3,87%). I principali fornitori extra europei di Cipro risultano: Israele (319,8 milioni e 6,81% del totale) e Cina (247,1 milioni e 5,26%). MODALITA DI INVESTIMENTO
Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Conferenza sul Commercio e Sviluppo dell’ONU (UNCTAD) gli Investimenti Diretti Esteri (IDE) in Cipro sono ammontati a $2 miliardi 168 milioni nel 2008, solo $13 milioni di meno rispetto al 2008, quando ammontarono a $2 miliardi 181 miliardi.
L’Ente preposto allo sviluppo degli investimenti esteri a Cipro e’ il Cyprus Investment Promotion Agency (CIPA), istituito in base alla decisione del Consiglio dei Ministri del 2007 ed operativo dal gennaio 2008. La CIPA è un’organizzazione senza fini di lucro, detenuta al 100% dal Governo di Cipro. La CIPA offre un servizio di “One-Stop-Shop” per assistere gli investitori esteri nell’ottenimento: delle registrazioni societaria, IVA, sull’imposta dei redditi, assicurativa e sociale per i dipendenti, nonché la richiesta per l’ottenimento dei permessi di residenza e di lavoro. Sono state riconosciute anche una serie di agevolazioni ed esenzioni fiscali, miranti ad incoraggiare il settore privato locale ed estero ad investire in settori economici ciprioti. Sul sito internet del CIPA (www.cipa.org.cy) è possibile ottenere ulteriori informazioni. Si indicano, a titolo esemplificativo, alcuni incentivi offerti:
1. Esenzioni sui redditi da dividendi e profitti di società con sede permanente all’estero; 2. Mancanza dell’imposta sui interessi e “royalties” corrisposte a Cipro.
Si ricorda che Cipro è divenuto membro dell’Unione Europea il 1 maggio del 2004 ed applica, a livello europeo, la minore aliquota sulle società, equivalente al 10%.
FORHÅNDSVISNING AV IKKE INNLEVERT RAPPORT Helse Sør Øst Forskningsgruppe - Artrose Hovedkonklusjon for 2009: 26 vitenskapelige artikler (+12 i pipleline),en god etablert infrastruktur for forskningen innen hånd, kne og hofte artrose, aktive samarbeid med nasjonale kliniske forskningsmiljø, samt videreutvikling av etablerte og 2 ny internasjonale samarbeidspartnere. Målene for forskn
Rheology of Cystic Fibrosis Sputum after in vitro Treatment with Hypertonic Saline Alone and in Combination with Recombinant Human Deoxyribonuclease I MALCOLM KING, BONNIE DASGUPTA, ROBERT P. TOMKIEWICZ*, NEIL E. BROWN Pulmonary Research Group, University of Alberta, Edmonton, Alberta, Canada Treatment with recombinant human