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Bollettino n. 8
Oggetto: Allerta grado 1 “Cocaina tagliata con Levamisole”
A seguito dell’Attenzione lanciata dal SAPD il 14 ottobre u.s. ai propri centri collaborativi e agli
Assessorati alla Sanità e alle Politiche Sociali, dalle risposte ricevute emerge che la presenza di
levamisole come sostanza da taglio per la cocaina è effettivamente sempre più frequente anche
nel nostro paese.
Il Levamisole si presenta come una polvere bianca cristallina, solubile in acido acetico diluito e in
cloroformio. E’ facilmente assorbito dopo somministrazione orale; viene quasi completamente
escreto entro 48 ore attraverso urine e feci. L’emivita nel plasma è di circa 4 ore. E’ un farmaco
antineoplastico usato per il trattamento del cancro del colon. E’ usato anche come antiparassitario
in veterinaria.
L’ingestione di cocaina adulterata con levamisole può produrre agranulocitosi, ridurre notevolmente
i globuli bianchi sopprimendo la capacità dell’uomo di combattere le infezioni. Soggetti che
sniffano, si iniettano o fumano cocaina adulterata con levamisole possono sviluppare rapidamente
infezioni anche fatali. Pertanto, si conferma l’aumentata possibilità che i consumatori entrino in
contatto con cocaina tagliata con tale sostanza. Per questo motivo, si ritiene opportuno attivare
un’allerta tra le strutture competenti in materia di protezione della salute pubblica e tra i laboratori e
le Forze dell’Ordine.
Dati rilevati

In data 14 ottobre 2009, il SAPD ha richiesto ai propri centri collaborativi di trasmettere eventuali
osservazioni dirette o informazioni circa sequestri di cocaina tagliata con Levamisole o circa casi di
agranulocitosi associati all’uso di cocaina avvenuti negli ultimi 12 mesi.
Di seguito si riportano le principali informazioni ricevute:
a. A Padova è stato riscontrato che in un ingente quantitativo di cocaina sequestrata il levamisolo
era presente in percentuali che andavano dal 3 al 10%, contrariamente al passato quando il
levamisole era presente solamente in tracce.
b. La presenza di levamisole è stata evidenziata in circa il 50% dei campioni di cocaina analizzati
dalla Tossicologia Forense dell’Università Cattolica di Roma. Tale percentuale si conferma anche
in reperti di peso inferiore ai 100 g;
c. Dal Reparto di Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Roma è emerso che il Levamisole è
stato riscontrato in sequestri avvenuti a Genova, Firenze, Ancona, Grosseto, Reggio Calabria,
Brescia e Taranto.
d. Quasi tutti i centri collaborativi hanno evidenziato che la presenza di levamisolo è spesso
associata a quella di Fenacetina e Diltiazem.
e. Non è giunta notizia di casi clinici noti di agranulocitosi associati all’uso di cocaina.
f. Il quadro clinico della agranulocitosi è caratterizzato da febbre, brividi, malessere, senso di
prostrazione e debolezza, astenia, nausea, vomito, infezioni della pelle, lesioni ulcero necrotiche
orofaringee e anorettali, ascessi, mughetto, polmonite (febbre, tosse, respiro corto). In breve tempo
si può sviluppare il quadro clinico di un’infezione generalizzata. Generalmente, la terapia si basa
sull’impiego di antibiotici e cortisonici.
Conclusione
1. Considerata le segnalazioni raccolte, benché il taglio di cocaina con levamisole rappresenti un
fenomeno già noto, si ritiene aumentata la possibilità che i consumatori entrino in contatto con
cocaina tagliata con Levamisole.
Compiti dei Drug detector:

Si raccomandano tutti i partecipanti al progetto SAR Campania di prestare attenzione a possibili
casi di agranulocitosi associati all’uso di cocaina tra la popolazione dei consumatori, e di attivare le
eventuali misure preventive del caso, anche informando i potenziali consumatori del rischio.
Si raccomanda vivamente di trasferire questa comunicazione anche ai Dipartimenti delle
Dipendenze. Qualora si presentassero casi caratterizzati dal quadro clinico di cui al punto f., si
avvisino le strutture di emergenza-urgenza della possibilità che si tratti di agranulocitosi associata
all’uso di cocaina. In caso di osservazioni dirette o informazioni di eventuali sequestri di cocaina
tagliata con Levamisole o casi di agranulocitosi associati all’uso di cocaina, si prega di inviarne
sollecita comunicazione tramite il sito o via mail.
Grata della collaborazione

Source: http://tossicologia-forense.unina2.it/dwn/Bollettino8_SAR_05_11_09.pdf